“Non possiamo stare in silenzio”. Da Cannes lettera aperta di 400 star del cinema contro il genocidio a Gaza


Fatma Hassona, fotogiornalista palestinese uccisa a Gaza subito dopo aver saputo che il suo documentario sarebbe arrivato a Cannes
Il festival di Cannes prende il via oggi, e il conflitto israelo palestinese risuona con tutta la sua tragicità. Quasi quattrocento fra attori, registi e produttori di tutto il mondo hanno firmato una lettera aperta, che condanna il silenzio del mondo – e anche del mondo del cinema –sul massacro in atto a Gaza. La lettera – che si può leggere qui – è stata pubblicata oggi dal quotidiano francese “Libération” e dalla rivista statunitense “Variety”, la più importante al mondo nel settore. Tra i firmatari, Pedro Almodovar, Ruben Östlund, Guy Pierce, Ralph Fiennes, Yórgos Lánthimos, Susan Sarandon, Alfonso Cuarón, David Cronenberg. E anche Jonathan Glazer, il regista britannico di origini ebraiche che ha vinto l’Oscar per il suo dramma ambientato ad Auschwitz “La zona d’interesse”. “Non possiamo rimanere in silenzio, mentre a Gaza si sta consumando un genocidio” si legge nella lettera. Che parte dalla vicenda di un film documentario, in programma a Cannes. E dalla storia terribile che ad esso è legata. “Fatma Hassona aveva 25 anni”, si dice nella lettera. “Era una fotogiornalista free lance palestinese. È stata presa come bersaglio dall’esercito israeliano il 16 aprile 2025, all’indomani dell’annuncio della selezione, a Cannes, del film “Put Your Soul on Your Hand and Walk” di Sepideh Farsi, film del quale era la protagonista. Stava per sposarsi. Dieci suoi familiari, fra cui sua sorella incinta, sono rimasti uccisi nello stesso attacco israeliano”. Il film documentario “Put Your Soul on Your Hand and Walk” è in programma a Cannes giovedì, nella sezione indipendente e parallela Acid. La cosa che mette i brividi è che forse proprio il fatto che il film sia stato selezionato a Cannes potrebbe aver causato la morte della giornalista, appena venticinquenne. Prosegue la lettera aperta, pubblicata da “Libération”: “Dai massacri terribili del 7 ottobre 2023, nessun giornalista straniero è autorizzato a entrare nella striscia di Gaza. L’esercito israeliano prende di mira i civili. Più di 200 giornalisti sono stati deliberatamente uccisi. Scrittori, cineasti e artisti vengono brutalmente assassinati.Alla fine di marzo il regista palestinese Hamdan Ballal, vincitore di un Oscar per il suo film ‘No Other Land’, è stato brutalmente attaccato dai coloni israeliani e poi rapito dall'esercito, prima di essere rilasciato grazie alle pressioni internazionali. L’assenza di sostegno da parte della Academy degli Oscar per Hamdan Ballal ha suscitato l’indignazione dei suoi stessi membri, e la Academy si è dovuta scusare pubblicamente per la sua mancanza di iniziativa”. Continua il documento: “A che cosa servono i nostri mestieri, se non a trarre delle lezioni dalla Storia, a che cosa servono i film impegnati se non siamo presenti per proteggere le voci oppresse? Perché questo silenzio? Come artisti e operatori culturali, non possiamo rimanere in silenzio mentre a Gaza si consuma un genocidio. L'estrema destra, il fascismo, il colonialismo, i movimenti anti-trans e anti-Lgbtqia+, sessisti, razzisti, islamofobici e antisemiti stanno combattendo sul campo di battaglia delle idee, attaccando l'editoria, il cinema e le università. Per questo abbiamo il dovere di combattere. Per Fatma, per tutti coloro che muoiono nell'indifferenza”. Nella lista dei firmatari ci sono anche Mark Ruffalo, Viggo Mortensen, Javier Bardem, Leïla Bekhti, Costa-Gavras, Brian Cox, Radu Jude, Asif Kapadia, Aki Kaurismäki, Alex Gibney, Julie Delpy, Virginie Efira, Adèle Exarchopoulos, Judith Godrèche, Sandra Hüller e Laura Poitras. Fra gli italiani, Gianni Amelio, Fabrizio Bentivoglio, Francesca Archibugi, Mimmo Calopresti, Sergio Castellitto, Saverio Costanzo, Pappi Corsicato, Maura Delpero, Roberto Faenza, Isabella Ferrari, Matteo Garrone, Alessandro Gassman, Paolo Genovese, Luigi Lo Cascio, Wilma Labate, del regista in concorso a Cannes Mario Martone, Laura Morante, Gabriele Muccino, Susanna Nicchiarelli, Andrea Occhipinti, Ferzan Ozpetek, Giuseppe Piccioni, Michele Riondino, Claudio Santamaria, Paolo Sorrentino, Stefania Sandrelli, Jasmine Trinca, Giovanni Veronesi, Maria Sole Tognazzi e altri ancora.
La presidente di giuria del festival di Cannes di quest’anno, Juliette Binoche, sembrava avesse firmato la petizione, ma un suo portavoce ha smentito alla agenzia France Presse
© Riproduzione riservata
Tag dell'articolo
GazaFestival di CannesLuce